Quella del mining è un’attività che si è diffusa particolarmente negli ultimi anni, interessando sempre più persone che vogliono ottenere importanti guadagni non soltanto dal fattore di trading online, ma anche da una serie di operazioni che permettono di tenere in piedi l’intero sistema su cui si fonda l’esistenza delle criptovalute. Se, da un lato, esistono piattaforme come Alfa Advisor di Trading Millimetrico, che permettono di gestire il proprio lavoro finanziario attraverso diversi strumenti messi a disposizione di un utente, dall’altro c’è il mining e il sistema della blockchain, che riguardano altri addetti ai lavori. Per quanto sembri un mondo molto ricco di guadagni e di esperienze, però, quello del mining può essere un elemento molto svantaggioso, soprattutto sul lungo termine: ecco perché.
Perché fare mining è importante
L’intero sistema delle criptovalute si fonda su due meccanismi fondamentali: la volatilità delle monete virtuali e la fiducia degli investitori. Entrambi fanno capo ad un sistema decentralizzato che, servendosi di alcuni parametri specifici (come la crittografia), permette di guadagnare sicurezza e consenso. Il mining è l’elemento fondamentale che permette di giungere a queste considerazioni: grazie ad un’attività di mining, infatti, non soltanto si crea una criptovaluta, ma la si rende automaticamente sicura e collegata all’intera catena di blocchi su cui si fonda il sistema.
In altre parole, il mining è l’attività fondamentale che permette al sistema di criptovalute di esistere, essere oggetto di transazione e scambio. È ovvio che, dando sicurezza all’intero sistema, il guadagno derivi non soltanto dal fattore relativo al bonus, che si ottiene per ogni transazione in termini di mining, ma anche per il conferimento di una certa sicurezza al sistema, che diventa dunque più attrattivo per gli investitori e capace di attirare un numero maggiore di addetti ai lavori.
Lo svantaggio del mining e i rischi da considerare
Purtroppo, non è tutto oro quello che luccica neanche nell’ambito delle criptovalute e del mining in questione: per quanto i guadagni siano sicuramente molto consistenti (nell’ambito del Bitcoin più di 6 per ogni transazione autorizzata), il lavoro di mining dovrà far fronte anche ad un enorme dispendio energetico, soprattutto per mettere in piedi l’intera struttura informatica che dovrà occuparsi di minare costantemente criptovalute.
È ovvio che, servendosi di strumenti molto costosi e dispendiosi dal punto di vista energetico, che non vengono praticamente mai fermati, i costi da sostenere per quel che concerne la corrente elettrica, sono sicuramente elevatissimi; secondo alcune stime, i costi da sostenere per il mining di una sola criptovaluta equivalgono alla corrente elettrica consumata in tutta la Finlandia. Tuttavia, non si tratta dell’unico svantaggio che potrebbe essere preso in esame per quel che concerne l’attività di mining da realizzare, dal momento che c’è da considerare anche il fattore relativo alle possibili licenze o agli ostacoli che sono posti in essere da un determinato paese. Ad esempio, la Cina ha iniziato a stoppare sempre più le attività di mining, dal momento che sono piuttosto negative in quanto ha impatto ambientale, così come tanti altri paesi che non offrono licenze adatte affinché l’attività di mining di criptovalute possa essere realizzata.
Altro fattore da considerare necessariamente riguarda le conoscenze che potrebbero non essere necessarie affinché il proprio lavoro informatico vada a buon fine. Insomma, fare mining potrebbe convenire a quegli addetti ai lavori che hanno già grande esperienza nel settore informatico e che, servendosi di una serie di strumenti che già sono in proprio possesso, possono certamente lavorare all’interno di un campo molto vasto. Tuttavia, prima di prendere in considerazione qualsiasi decisione in tal senso, bisognerà porsi tutti gli interrogativi utili, affinché la propria attività di mining non rappresenti uno svantaggio sul lungo termine.